Con la Legge di Bilancio 2018, il Bonus ristrutturazioni è stato prorogato per tutto il 2018. Per il Bonus 50% per la ristrutturazione edilizia, la Nuova Guida ristrutturazioni 2018 delle Entrate illustra fondamentale le cose più importanti, che sono 5: quali sono gli interventi agevolabili, chi può fruire della detrazione, come richiedere il bonus, in che modo effettuare il pagamento dei lavori e quali documenti conservare. Un’altra cosa che ci dice la Guida è quando si può perdere la detrazione per la ristrutturazione edilizia. I casi sono sono cinque.
La proroga del beneficio interessa pure l’acquisto d’immobili ristrutturati. Ovvero il bonus si applica a interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia che riguardano interi fabbricati, eseguiti entro il 31 dicembre 2012 da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedono poi all’alienazione o assegnazione dell’immobile entro il 30 giugno 2013. La legge pone tre condizioni:
– acquisto o assegnazione dell’unità abitativa entro il 30 giugno 2013;
– l’unità immobiliare ceduta o assegnata deve fare parte di un edificio sul quale sono stati eseguiti interventi di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia che riguardano l’intero edificio;
– l’impresa deve eseguire questi lavori dal 1° gennaio 2008 entro il 31 dicembre 2012.
Se ricorrono queste condizioni, lo sconto Irpef è pari al 36% di un ammontare forfettario pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’immobile, che risultano dall’atto di acquisto o di assegnazione. L’ammontare su cui calcolare la detrazione, da ripartire in 10 quote annuali costanti, non può comunque superare l’importo di 48mila euro.
Lo sconto Irpef ha regole diverse per i contribuenti più anziani. Infatti i contribuenti, proprietari o titolari di un diritto reale sull’immobile oggetto dell’intervento edilizio, di età non inferiore a 75 e a 80 anni, la detrazione fiscale del 36%, anziché essere frazionata in dieci quote annuali, può essere ripartita rispettivamente in cinque rete (per gli ultra 75enni) e tre quote annuali (per gli ultra 80enni) costanti di pari importo.
Infine va ricordato che lo sconto fiscale può passare all’acquirente o all’erede. All’acquirente spettano solo le detrazioni non usate in tutto o in parte dal venditore.